La prescrizione del calcestruzzo all’atto dei progetto deve essere caratterizzata almeno mediante la classe di resistenza, la classe di consistenza, e il diametro massimo dell’aggregato. Le Norme Tecniche obbligano il progettista a preoccuparsi non solo delle prestazioni del calcestruzzo indurito ma anche della consistenza e cioè in sintesi della tecnologia costruttiva del calcestruzzo e della sua posa in opera. Tra le principali caratteristiche dei calcestruzzo fresco la lavorabilità, designata con il termine consistenza nella vigente normativa, è un indice della proprietà e del comportamento del conglomerato stesso. Ad essa sono legate la lavorabilità stessa, l’uniformità, la mobilità, la compattabilità.
La normativa indica, ai fini della misura della consistenza i seguenti metodi: Slump Test, prova Vebè, Indice di Compattabilità e tavola a scosse. Ciascuno di questi metodi fornisce dei dati di riferimento diversi non correlabili tra di loro, si possono perciò stabilire delle classi di consistenza relative soltanto a ciascun metodo di prova. Altre informazioni sulla composizione del calcestruzzo fresco possono determinarsi mediante: il rapporto a/c, la massa volumica, il fattore di compattabilità, il contenuto d’aria, dimensione massima dell’aggregato, tempo di presa, segregazione e bleeding.
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